Luigi Lucantoni

Luigi Lucantoni

Poesie

 

Tutto dentro, nulla fuori

Un urlo lacerante
ch'io solo sento
che solo di dentro,
dalle viscere al petto,
sovente mi strazia.

La mia dimensione
misure non ha;
due abissi in lotta
m'han con essa destinato.

L'occhio desto 
l'abisso di fuori,
la passione assetata
quel di dentro vede.

Non è mai entrato,
è parte di me 
quel dolore,
son'io quel dolore!

È il modo di fuori,
le vite altrui
a darmi le prove
d'esserne alieno. 

Dolce madre crudele
a te sola appartengo.
Non posso ucciderti;
morirò anch'io
presto o tardi!

 

....................

 

La voce del vuoto

Ogni livida mattina mi sveglio
e proseguo il sogno perpetuo
di fantasmi d'amore.

Fra doveri e passatempi mi sforzo,
come meglio so fare,
di occupare i sentimenti col pensiero.

Ma ecco che dopo arriva,
puntuale nell'ore meridiane,
il plumbeo appuntamento.

Girovago per vie urbane
m'immergo nel film della mia vita,
con la gente che riappare
come fosse ignara comparsa;
ogni dì scritturata da un crudele regista.

Or belli, suadenti volti,
che la notte tornerò a sognare,
mi martellano in silenzio.

Potrei sognare in quell'ore,
ma la veglia è sovrana
ed io troppo lucido per dimenticare.

Il mio cuore è vuoto e dolente
d'un cibo nemmeno mai saggiato
e mi fa sentire un'ombra,
un naufrago ai confini del mondo.

Un luce grigia, fredda e pallida
m'avvolge nella tenebra,
la qual sento ma non vedo.

Com'è sorella la morte!
Com'è più nera la vita!
Io aspetto...

 

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