Antonio

Antonio

Poesie

 

Dentro o fuori

In una notte senza languidezze
Sto interrogandomi sulle mie incertezze,
su tutto quello che farò domani
se son successi o cibo per i cani.

Non bestie ma uomini somiglianti a levrieri
che parlano italiano ma li sento stranieri:
mi vogliono rovinare l'esaltazione di un momento
se possono, interrompono il sogno e il sentimento.

Dove sono arrivato non ci possono salire
e si gettano famelici senza smetter di latrare.
Io li porto dentro me i virgulti di un quartiere
arrivando alla città costeggiando ciminiere.

Poi tocchiamo due paesi, sono presso casa mia
fino al centro principale, nella grande masseria.
Al completo tutti quanti
arriviamo fino a venti.

Di mattina noi partiamo chissà come andrà a finire
li incoraggio e ci sto insieme come un grande parlatore,
poi mi rinchiudo e osservo 
e lo sguardo si fa torvo.

Far la massima attenzione
scatenando l'emozione
non la mia, ma di chi mi sta accanto
Che comunque rappresenterà il mio vanto

fino al sogno più sognato
che nasconde un bel segreto:

nell'attimo più bello che c'è
stai sicuro che penserò a te
e non sentirò la voce di chi mi intonerà dei cori
rimarrò nell'incertezza di restare dentro o fuori.

 

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Il cappello a tre punte

Terra rossa, di natura lavica,
intreccio di voci che insieme non comunica
solo movimenti lesti
pochissime parole, largo uso di gesti.
Allora per andare incontro al vero
scoprendo dall'interno il suo mistero,
seguendola mi sono indirizzato
nella piazza al centro del mercato:
suoni, voci, una cattedrale mistica
ogni brusio o frastuono mi pareva musica
la gente riprendeva il suo vigore
si rideva, si vendeva, si cantava in quel rumore
tu, bellissima, insieme a me hai capito eppur lo neghi
ma poi, accondiscendente, me lo spieghi.

 

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