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Aurelio Zucchi

 

Per noi poeti

Parole volano, come gabbiani
alla ricerca di una lunga sosta.
Hanno trafitto il ciel di certi sordi
intestardendosi nei suoni abnormi.

Di poesia abbiamo raccontato
sperando nel riscatto dei delusi,
escogitando formule d'accesso
per l'equazione amore uguale vita.

Ma solo tracce, tracce inefficaci,
son poi cadute sulle loro strade
ammaestrate a luccicare sempre
mentre la mano s'allungava ancora.

Per noi poeti, anime in disuso,
il tempo delle giade è terminato.
Un verso oggi e uno anche domani
da legger, sì, ma sol se resta tempo.

 

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Dimentico son io

Riuscissi ad aggiustare il tiro,
riproverei a colpire il centro
così da aprire un ampio squarcio 
dove guardare della vita il passo.

Dimentico son io a volte
di quei pretesti da afferrare al volo
per ritoccar dell'essere la tela
e predispormi a quanto non conosco.