La mia poesia è......
come un organismo vivente:
infantile quando ero ragazzo,
giovanile quando ero giovane,
sconsolata quando ho sofferto,
combattiva quando sono dovuto
intervenire nella lotta politica.
Ho sempre scritto
per una necessità interiore”.
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“Il mio premio non sono i libri
e le poesie tradotte
o i libri scritti per descrivere o sezionare
le mie parole.
Il mio premio è...
quel momento grave della mia vita
quando nel fondo del carbone di Lota,
in pieno sole nella salina riarsa,
dal pozzo della miniera
è uscito un uomo
come se venisse su dall'inferno,
con il viso stravolto dalla fatica terribile,
con gli occhi arrossati dalla polvere
e porgendomi la mano indurita,
quella mano che reca
tutta la mappa della pampa
nei suoi calli e nelle sue rughe,
mi ha detto, con occhi brillanti:
Ti conoscevo da molto tempo, fratello”.