Lasciami Sanguinare
Lasciami sanguinare sulla strada
sulla polvere sull'antipolvere sull'erba,
il cuore palpitando nel suo ritmo feriale
maschere verdi sulle case i rami
di castagno, i freschi rami, due uccelli
il maschio e la femmina volati via,
la pupilla duole se tenta
di seguirne la fuga l'amore
per le solitudini aria acqua del Bràtica,
non soccorrermi quando nel muovere
il braccio riapro la ferita il liquido
liquoroso m'inorridisce la vista,
attendi paziente oltre la curva via
l'alzarsi del vento nel mezzogiorno, fingi
soltanto allora d'avermi udito chiamare,
entra nella mia visuale da un giorno
quieto di settembre, la tavola apparecchiata
i figli stanchi d'attendere, i figli
giovani col colore della gioventù
esaltato da una luce che quei rami inverdiscono.
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Portami Con Te
Portami con te nel mattino vivace
le reni rotte l'occhio sveglio appoggiato
al tuo fianco di donna che cammina
come fa l'amore,
sono gli ultimi giorni dell'inverno
a bagnarci le mani e i camini
fumano più del necessario in una
stagione così tiepida,
ma lascia che vadano in malora
economia e sobrietà,
si consumino le scorte
della città e della nazione
se il cielo offuscandosi, e poi
schiarendo per un sole più forte,
ci saremo trovati
là dove vita e morte hanno una sosta,
sfavilla il mezzogiorno, lamiera
che è azzurra ormai
senza residui e sopra
calmi uccelli camminano non volano.
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Baldo Bruno
L'Altra Metà' Del Cielo
E guardo le stelle con la testa piena di te
quei tuoi occhi ancor non mi lasciano
e scivolo... sulle tue curve di luna
Or tu m'appartieni ...il mio cuore
brucia di te
tu nel mio battito
Ah... che cosa farei per te
t'amerei oltre l'altra metà del cielo
...se tu potessi sfiorare
solamente i miei pensieri
le tue labbra mi abbraccerebbero
nel volo di questa notte
E’ un brivido accarezzarti
con la mia bocca ghermita alla tua
…non farò morire i miei baci
nel primo volo della notte.
Avrò te nel cuore ardente
sino al respiro freddo dell’alba
sulla nostra follia…
Non illudermi
ora che il sogno tace
e gli istanti scolpiti dalla noia
cominciano a sorridere.
Voglio raccogliere il tuo respiro caldo
che accompagni senza tregua l’urlo del mio amore.
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Presto t'amerà
Presto io t'amerò...
la notte smetterà di guardare le stelle
anch'io bagnerò la fantasia negli occhi tuoi
farò rotolare i sogni tra le tue carezze
solo così la mia anima urlerà di te
fino ad abbracciarti
...chiedimi di amarti
concedimi quel suono di battiti d'ali
quel felice gioco
d'esserti amante per sempre
...il tuo respiro io berrò per fermare il tempo
per non perderti
senza mai annegare in frammenti di solitudine
per riafferrare d'un volo quel desiderio
...chiedimi all'infinito di bearti di parole
di dipingere sulle tue labbra i sentimenti
di non dimenticare quel dolce amplesso
che dà... deve rinnovare altro amore
amor dentro di me... dentro i miei occhi
amore in ogni tuo gesto ricco di profumo
per trasformare ogni pensiero in una carezza.
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Ti Dono Questi Versi
Ti dono questi versi, perché se un giorno il mio
nome approderà felicemente alle epoche lontane e
farà sognare qualche sera i cervelli degli uomini,
vascello assecondato da un gran vento,
il ricordo di te, pari alle vaghe favole,
affatichi il lettore come un timpano,
e resti appeso come un fraterno
e mistico anello alle mie rime altere;
essere maledetto cui, dagli abissi profondi
sino al più alto dei cieli, nulla all'infuori di me risponde!
O tu, che come un'ombra dall'effimera orma,
calpesti con piede leggero e sguardo sereno gli stupidi mortali
che t'hanno giudicato amara, statua dagli occhi metallici,
grande angelo dalla bronzea fronte!
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Tristezze Della Luna
Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera:
come una bella donna su guanciali profondi,
che carezzi con mano disattenta e leggera
prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi,
lei su un serico dorso di molli aeree nevi
moribonda s'estenua in perduti languori,
con gli occhi seguitando la apparizioni lievi
che sbocciano nel cielo come candidi fiori.
Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta
lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta
nottambulo raccatta con mistico fervore
nel cavo della mano quella pallida lacrima
iridescente come scheggia d'opale.
e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.