RICORDI D'INFANZIA - "Il mio destriero rosso"

14.11.2016 11:24

Quando osservo mio figlio Riccardo è come se osservassi me quando avevo la sua età. Ricordo un giorno, abitavo con i miei nonni giù a Bari. Vidi arrivare mio nonno con un cavallino rosso, aveva quattro piccole ruote per farlo andare. Per me fu un’immensa gioia ricevere quel cavallino rosso che lo galoppai immediatamente; diventò subito il mio destriero, e io il suo cavaliere.

Incominciai a girare per tutto il giardino urlando a squarciagola: - Avanti mio prode destriero, ci aspettano nuove avventure. Non mi dire che sei già stanco. Non è il momento per riposarsi questo, su forza! 

Così passavo le mie giornate a galoppare il mio destriero rosso, e urlavo a tal punto che mia nonna mi sgridava sempre: - Basta Stefano, basta! 

Era l’anno 1973, avevo appena cinque anni. Da quel giorno a oggi son passati più di quarant’anni, il tempo è volato via; credo d’aver viaggiato con la macchina del tempo.

E, se ci fosse veramente una macchina del tempo, la userei per tornare indietro, per rivivere quelle ore, quella gioia, quei momenti d’assoluta spensieratezza.

Ma, soprattutto, per ritrovare il mio destriero rosso. So che in quel periodo era stato messo via da qualche parte in cantina.

Da quel momento non l’ho più rivisto; lo rivedo ora di tanto in tanto nei miei pensieri, e basta. Sono pensieri che accarezzo con le lacrime, pensieri che mi fanno diventar piccolo come quant’anni fa, pensieri che porterò con me anche dopo la morte.