Interviste

Intervista a Pekos Julio Esteban pseudonimo di Stefano Centrone, autore di  Lascia che parli il Cuore .

 

Abbiamo realizzato un intervista a Pekos Julio Esteban pseudonimo di Stefano Centrone, poeta, aforista e autore di Lascia che parli il Cuore.

 

Presentazione ai lettori di NuovieBook.com
Ho iniziato a scrivere poesie e aforismi negli anni novanta e precisamente nel 1997; anno in cui i miei genitori si allontanarono da me per motivi di salute, andando ad abitare nel paese nativo di mia madre. Forse, anzi probabilmente, la solitudine mi ha spinto a scrivere, a tirar fuori le mie amarezze, le mie nostalgie; ma già dall’età di 14 anni iniziai, per esempio, a scrivere la mia prima poesia, dedicandola a mia nonna, che in quell’anno ci lasciò: era il 1984. Ho sempre pensato, inoltre, quando scrivo, un pò anche agli altri. Mai dimenticarsi degli altri, è un danno morale a noi stessi; è un danno che ti porti dentro per tutta la vita. Infatti ho scritto poesie dedicate ad Alex Baroni “Due Ali per volare” (noto cantautore italiano che, secondo me, non ha ottenuto quel successo che meritava), a Lucio Dalla “Se io fossi un Angelo”, e ad altri personaggi importanti a livello mondiale. Noi spesso, abbiamo l’abitudine di dimenticare cose importanti, ma soprattutto persone importanti.
Fa parte del nostro DNA, cerchiamo quindi di cambiarlo un pò questo benedetto DNA.
Per quanto riguarda le mie pubblicazioni ho già pubblicato due libri: uno con la casa editrice “Global Press Italia” e l’altro con un mia etichetta editoriale: “Edith Edizioni – Reggio Emilia”.

Perché ha deciso di realizzare un eBook?

Ho deciso di pubblicare il mio libro in formato eBook perché questa tecnologia mi affascina molto. E in futuro, continuerò a pubblicare i miei libri sempre in formato eBook ed anche in formato cartaceo, ovviamente. Il formato eBook o digitale (come lo chiamo io) è molto interessante perché in un semplice dispositivo come per esempio il Kindle Fire, puoi inserire tutti i libri di cui hai bisogno. Molto utile anche per chi studia. Chiaramente, il libro in formato cartaceo, ha un altro fascino.

 

Qualche parola sul suo eBook "Lascia che parli il cuore.
Il mio primo libro: “Lascia che parli il cuore” nasce da un sogno che avevo nel cassetto. Aspettavo il momento giusto per pubblicare questo libro e, grazie ad Aurelio Zucchi, noto poeta e scrittore affermato, sono riuscito a pubblicare la mia prima silloge dal titolo “Lascia che parla il cuore”. Onestamente non ha avuto alcun riscontro positivo, ma ho ancora e avrò sempre fiducia in questa mia silloge; è un pò come se fosse per me un figlio. Secondo me in Italia la poesia è snobbata parecchio; la gente preferisce leggere un racconto o, ancor meglio, un romanzo. Il libro (lo dice anche il titolo) nasce ed è costituito da poesie semplici, ma che partono dal cuore. Le cito un verso della poesia che dà il nome al libro: – Non siam padroni di nulla, se almeno una volta nella nostra vita non lasciam parlare il nostro cuore. Ecco, questo verso racchiude, secondo me, tutta la semplicità, non solo del libro, ma anche della gente: quella gente umile che sà far parlare il proprio cuore. Io, mi ci vedo molto in quella gente. Inoltre sono fermamente convinto che la semplicità è un’arma che molti ancora non conoscono, o per meglio dire, non vogliono conoscere.

 

Cosa ne pensa degli eBook? Lei utilizza qualche dispositivo per leggerli?
Secondo il mio modesto parere oggi, scrittori e poeti come me, grazie agli eBook e i loro dispositivi per leggerli (nuova tecnologia che io condivido molto), hanno la possibilità di farsi notare maggiormente a livello mondiale. Per non parlare di quei siti come il vostro, che danno la possibilità ai lettori di avvicinarsi più agli autori, e quindi di conoscere un pò più da vicino chi ha scritto quel determinato libro. Io leggo libri scaricati in formato PDF; inoltre, sul mio p.c., ho programmi come Kindle o Calibre che mi permettono di leggere libri scaricati solo in quel determinato formato. Siamo entrati nell’era moderna da molti anni ed è giusto che sia così; è giusto che noi tutti dobbiamo abbituarci a questa tecnologia e usarla anche, è molto utile.

 

Intervista fatta da Federico Di Francesco di nuoviebook.com

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